In memoriam: Professor Massimo Tarallo (1961-2019)
Massimo Tarallo ha conseguito nel 1986 la laurea in Fisica presso
l'Università degli Studi di Milano e nel 1989 un Magister
Philosophiae in Analisi Matematica presso la Scuola Internazionale di
Studi Superiori (SISSA) di Trieste.
Dopo alcuni anni come ricercatore nel settore dell'elaborazione
delle immagini, presso l'IBM di Segrate, nel 1995 ha preso servizio
presso il Dipartimento di Matematica dell'Università degli Studi di
Milano, prima come ricercatore e, dal 2005, come professore
associato, nel settore di Analisi Matematica (Mat/05).
La sua attività di ricerca ha riguardato le equazioni
differenziali, l'analisi quaternionica, l'analisi non lineare e i
metodi variazionali.
Docente molto apprezzato dagli studenti, per l'impegno e la
passione profusi che trasmetteva durante le sue lezioni, ha svolto
un'intensa attività didattica per i corsi di laurea in Matematica e
Informatica, tenendo vari insegnamenti tra cui i corsi di Analisi
matematica e di Matematica del continuo.
Partecipava attivamente anche a iniziative di divulgazione
scientifica come L'avventura della scienza e La notte dei
ricercatori.
Ciao Massimo,
ci mancheranno certamente la tua preziosa umanità,
le tue spiccate qualità di ricercatore e di docente, nonché la tua
presenza costante e propositiva in collegio didattico. Per molti sei
stato un amico, oltre che un collega, dotato di generosa passione che
dava slancio alle semplici cose così come ai grandi progetti fatti
assieme. E' stato bello averti fra noi!
I colleghi di Informatica - 13 gen 2020
Ciao Massimo,
discutere con te è stato un piacere ed un privilegio. Mi
mancherai.
Alessandro Rizzi - 13 gen 2020
Grazie per avermi insegnato che cosa vuol dire fare le cose con passione.
Andrea Beretta - 13 gen 2020
Non è da tutti riuscire a cogliere la bellezza della matematica, e,
tra di essi, è raro che ci sia qualcuno in grado di ritrasmetterla a
svariate altre persone con così tanta passione, dedizione ed
emozione. Emozione, quella è la parola giusta, lei non era un
professore, era emozione in movimento dietro ad una cattedra.
Continuerà a vivere nei frattali che è riuscito a far fiorire dentro
gli studenti per il mondo infinito che rappresenta la matematica. E
se non tutti riescono a correlarsi a queste parole perché si è stati
così tanto suggestionati dalle lezioni piene di fremiti, scambiati
per seccature al posto di pura emozione, le assicuro che almeno una
persona c’è. Grazie.
Mirko Morello - 13 gen 2020
Ciao Massimo,
ti ricorderò sempre come una persona
molto disponibile e di cuore. Un perfetto compagno di studio che non
dimenticherò. Un abbraccio.
Elisabetta Rocca - 13 gen 2020
Lei è riuscito nell’ardua impresa di farmi realmente capire la
matematica. La sua enorme passione nell’insegnare non sarà
dimenticata, davvero un professore tutto di un pezzo, ce ne fossero
di più come Lei. Grazie.
Alessandro Pogliaghi - 13 gen 2020
Morte villana, di pietà nemica,
di dolor madre
antica,
giudicio incontastabile gravoso,
poi che hai data
matera al cor doglioso
ond’io vado pensoso,
di te blasmar la
lingua s’affatica.
(Dante, Vita Nuova VII)
Massimo, quanta
storia avevamo in comune. Peccato non aver avuto il tempo di
parlarne. Ciao,
Maurizio Grasselli - 13 gen 2020
Ciao, Massimo!
Daniela Morale - 14 gen 2020
Mi ha insegnato molto, molto più di quanto non fosse nel programma di
Continuo. Grazie di tutto, prof.
Lorenzo Rossi - 14 gen 2020
Massimo, hai lasciato un grande vuoto in tutti quelli che ti
conoscevano! Sei stato, e sempre sarai, semplicemente.... uno di noi!
Daniela Zaccaria - 14 gen 2020
Circa venti anni fa cominciavo a studiare matematica, ero piena di
curiosita' e di dubbi. Quando sono cominciate le esercitazioni di
Analisi 1 con te, io e tantissimi miei compagni di corso abbiamo
fugato ogni dubbio: stavamo percorrendo una strada fantastica,
entusiasmante, mai scontata, stavamo provando l'emozione incredibile
di capire, studiare, inventare le nostre soluzioni. Quei dubbi li
abbiamo fugati grazie a te, alla tua travolgente passione. Sono
passati gli anni, ho continuato a studiare e credo che tanto sia
dovuto a quell'inizio. Siamo diventati colleghi e amici. Ho
cominciato a fare le esercitazioni per il tuo corso e ho ritrovato
intatto quell'entusiasmo che mi aveva cosi' colpito anni prima.
Lavorando accanto a te ho imparato di nuovo tantissimo, il rispetto
assoluto per le cose che si fanno, per cio' che si insegna, ma
soprattutto per le persone che si incontrano lungo la via, per
studenti, collaboratori, colleghi, semplicemente per tutti. Ho
ammirato la tua capacita' di coniugare una grandissima forza, quella
di chi lotta per far rispettare i diritti, degli altri prima ancora
che i propri, con un'incredibile dolcezza, quella di chi e' sempre
curioso e attento alle opinioni e ai sentimenti altrui. E
adesso...non posso ancora credere che la porta del tuo studio sia
chiusa, che non andremo a prenderci un caffe' fra poco, che non ci
saluteremo piu'... volevi dirmi qualcosa sul programma del mio
prossimo corso; adesso mi sembra di non poterlo proprio fare, quel
corso, senza sapere la tua opinione. Grazie, grazie tantissimo per
tutto quello che mi hai dato.
Alice Garbagnati - 14 gen 2020
Caro Massimo,
grazie per l'esempio che ci hai dato come ricercatore
appassionato e profondo, come professore che voleva capire i suoi
studenti per essere capito, come sostenitore intransigente e
coraggioso di tante buone cause all'interno e all'esterno
dell'ateneo, come amico sempre presente e capace, con il suo modo di
essere, di spingerci a far meglio. Averti come collega e come amico è
stato un privilegio.
Livio Pizzocchero - 14 gen 2020
Ciao Massimo,
intanto un saluto affettuoso. Non ci siamo incrociati
tantissimo nelle nostre vite, ma degli incontri - a Torino, Milano o
altrove - ho un ricordo molto vivo: con te che riuscivi a dire sempre
qualcosa di interessante e mai banale, oppure semplicemente salutavi
e accoglievi col sorriso mettendoci subito a nostro agio. E poi negli
anni ti ho seguito a distanza e apprezzato a piu' riprese la tua
professionalita', la dedizione e l'impegno in tutte le cose che
facevi e che meritavano di essere fatte. Grazie per il tuo esempio e
per il ricordo felice che lasci in tutti noi.
Pierluigi Colli - 14 gen 2020
Ciao Massimo,
grazie per la tua amicizia sincera che ci hai regalato.
Per noi sei stato un professore speciale con una grande disponibilità
che aspettavamo sempre. Un grazie di cuore ci mancherai tanto. Un
abbraccio.
Irene, Mimmo e Fabio - 14 gen 2020
Frequento il dipartimento di Matematica da tanti anni ma ho
conosciuto Massimo solo recentemente ad una cena di amici comuni.
Successivamente ho incontrato Massimo qualche volta in via Saldini
ma, ahimé, sempre un pò di sfuggita. Per quanto la mia conoscenza di
Massimo sia limitata a queste poche occasioni, di lui mi rimane il
ricordo di una grande persona. Ciao Massimo.
Thierry Nieus - 15 gen 2020
Ci siamo conosciuti alla Sissa, studenti del primo anno di dottorato.
Abbiamo condiviso un appartamento, l'ufficio, e presto la ricerca.
Siamo diventati grandi amici. Io brancolavo nel buio, tu mi hai messo
sulla strada giusta. Ho imparato da te la profondità, il non fermarsi
alle prime apparenze, l'amore per l'eleganza nelle dimostrazioni e
come divertirsi con la matematica. Conservo religiosamente dispense
di corsi emendate dalle tue osservazioni a margine: questa ipotesi
non serve, qui in realtà è un se e solo se, lì si può dire di più.
Abbiamo condiviso un segmento della nostra vita, gioie e dolori,
viaggi, idee matematiche e non solo, l'emozione di attaccare insieme
un problema nuovo, i brividi nel sentire l'altro dire: ho avuto
un'idea. Le telefonate di uno dei due che chiede: mi servirebbe
questa proprietà, e l'altro che ritelefonava con la dimostrazione.
Sono stati anni bellissimi. Ultimamente ci siamo un po' allontanati,
non per volontà di uno di noi ma perché così va la vita, e ora è così
triste pensare che abbiamo fatto male a perderci un po' di vista.
Quante cose di te mi porto dentro? Certo, tutte le volte che provo a
dimostrare qualcosa sento la tua presenza che mi spinge a mettere
ordine nelle idee come facevi tu, e questa presenza mi sostiene e mi
guida. La tua allegria, il tuo ottimismo, la forza sovrumana di
passare intere giornate alla lavagna, quante cose ho ammirato di te!
E poi alcune tue frasi, che sono diventate parte di me e uso ancora
oggi: "acuta osservazione", "tiriamo le derivate".... ognuna di
queste si porta dietro un ricordo e una storia. Non ci sei più, ma
non sei sparito, hai lasciato tanto dentro a chi ha avuto il piacere
di conoscerti. Ti saluto come facevamo reciprocamente ai vecchi
tempi: ciao mitologico!
Enrico Serra - 15 gen 2020
Ricorderò il tuo entusiasmo, la tua passione, la curiosità verso la
matematica certo, ma anche la disponibilità, l'energia allegra,
quando mi raccontavi di un viaggio, o della "spettacolare" coda alla
vaccinara che si mangiava in un ristorante che avevi scoperto e dove
ci volevi portare. Ti ho sentito vicino, aperto, ospitale, sempre
disponibile. La tua voce inconfondibile, squillante. E il tuo sguardo
sorridente. Ti divertivi a fare quello che facevi, nella ricerca mi
hai sempre detto che "volevi divertirti". Sei riuscito con il tuo
entusiasmo a trasmettere agli studenti e a chi ti stava accanto
questo piacere. Vedere quella porta chiusa, quella porta che è sempre
stata aperta ad una chiacchiera, ad un aiuto (che io ti chiedevo
spesso), è difficile. C'è troppo silenzio nel sottotetto ora.
Anna Gori - 15 gen 2020
Ogni lezione con lei è stata un'esperienza da ricordare con affetto e
simpatia. Non ce ne sono molte di persone come lei, che riescono a
trasmettere la loro passione in quello che fanno; lei riusciva a
farlo al meglio, e in modo unico. Mi mancherà, grazie di tutto.
Giuseppe Del Campo - 15 gen 2020
Sono davvero pochi i professori capaci di coinvolgere e far
appassionare le persone come faceva lei col suo travolgente
entusiasmo e la sua immensa passione. Lei è stato il miglior
professore che abbia mai avuto e che probabilmente mai avrò. Mi sento
fortunato ad averla conosciuta. Grazie di tutto. Grazie per le
lezioni interessanti e piene di brio, grazie per la sua enorme
disponibilità e attenzione verso noi studenti, grazie per essere
stato una persona speciale e un grande esempio per tutti noi.
Andrea Zubenko- 15 gen 2020
Ciao compagno di studi e collega in IBM. Ti ricordo con tanto affetto
e immensa stima. Sei una delle persone migliori che abbia mai
conosciuto. Mi mancherai.
Bruno Mendolia - 16 gen 2020
Per Massimo. Il tuo sorriso ed il tuo entusiasmo ci accompagneranno
ancora.
Seven, Giorgio, Alessandro - 16 gen 2020
Caro Massimo,
ho avuto prima la fortuna di essere tuo studente e poi
il piacere di essere tuo collega. In entrambe le situazioni mi hai
insegnato molto, grazie alla tua competenza e al tuo entusiasmo. Mi
mancherai, come mancherai a tutti coloro che hanno avuto la fortuna
di conoscerti.
Andrea Montoli - 16 gen 2020
Sono grata a Massimo per aver condiviso con me un tema di ricerca che
gli stava a cuore. Collaborare con una persona così dolce, e allo
stesso tempo entusiasta, ha aggiunto una dimensione in più alla mia
esperienza di lavoro a Milano: qualcosa che mi porterò sempre dentro.
Anche se negli ultimi anni non ci siamo visti, ho sempre sperato di
riprendere in mano il nostro progetto di ricerca comune. Non sarà
facile provare a portarlo a compimento da sola, ma il ricordo della
sua persona mi aiuterà.
Caterina Stoppato - 16 gen 2020
Caro Massimo,
quanto ho imparato svolgendo le
esercitazioni per il tuo corso di Matematica del Continuo! Con la
passione, il sorriso e tanta dedizione sapevi tirar fuori il meglio
da chiunque: studenti, colleghi e prima di tutto te stesso. La tua
non comune fiducia in ciascuno ha fatto miracoli, e continuerà a
farli. Grazie!
Alan Cigoli - 16 gen 2020
Ciao Massimo,
compagno di studi, ritrovato a città studi pochi anni
fa, positivo e allegro come a 20 anni!
Giovanna - 17 gen 2020
I professori come lei sono rari ormai, posso affermare con certezza
che ha trasmesso la sua passione a tutti i suoi studenti. Grazie a
lei ho capito come affrontare l'università con dedizione e senza
scoraggiarmi. Grazie di tutto,
Laura Grignaschi - 17 gen 2020
Lei è stato per tutti noi una fonte di ispirazione. Un forte
abbraccio.
Gabriele Bertone - 19 gen 2020
Caro amico, dico addio a voi, anche se continuerò con il nostro
lavoro. Non dimenticherò mai i grandi momenti che abbiamo avuto.
Juan Campos - 20 gen 2020
Buongiorno Prof,
avrei voluto ringraziarla per i
valori trasmessi, li terrò sempre con me cercando di condividerli con
la stessa energia. Un abbraccio,
Luca Messina - 20 gen 2020
Ciao Massimo,
per me iniziare l'università con il suo corso è stato l'inizio di una
grande crescita. È iniziato con il sentire addosso l'impossibilità di
riuscire a capire questa materia che reputavo difficilissima e poi ho
proseguito a seguirla perché era simpatico, coinvolgente e dimostrava
tutto il suo interesse per ciò che ci insegnava. Terminato il primo
anno avevo intenzione di scriverle una lettera raccontandole del mio
percorso e di come il suo corso mi avesse spinta ad affrontare
qualcosa che reputavo più grande di me e di ringraziarla perché dopo
essermi impegnata tanto per preparare il suo esame, lei mi ha fatto
sentire appagata quando alla fine dell'orale si è complimentato con
me. Poi ho cambiato idea pensando che sarebbe stato più bello
dirglielo dopo la laurea. Me ne pento molto adesso. Lei mi ha
trasmesso umanità, quando mi capitava di incrociarla mi salutava
sempre vedendo chiaramente come si ricordasse di me. Quando mi
capitava di aggirarmi vicino alla sua aula o nel dipartimento di
matematica, c'era sempre un po' di speranza di vederla perché lei era
"Il Tarallo". Questi gesti che mi sono rimasti impressi sono grandi.
Con la sua passione per quello che faceva, la sua espressione solare,
lei era un uomo grande.
Priscilla Scavo - 20 gen 2020
Ho condiviso con Massimo molte pagine della mia vita accademica,
ricordi esaltanti, altri amari: certamente lui saprebbe riconoscerne
i riferimenti. Ma sento in questo momento di dover ritornare alla
prima occasione che ci ha accostati, che mi consente di associare nel
ricordo la sua e mia carissima collega e amica Lucia De Biase,
anch’ella prematuramente scomparsa. Era l’autunno del 1992, con Lucia
stavamo per gestire le due linee parallele di istituzioni di
Matematiche per il corso di laurea in Scienze Naturali e l’incarico
di aiutarci nelle esercitazioni venne affidato appunto a Massimo,
allora nostro nuovo giovane collega. Non lo conoscevamo, Lucia ed io,
ma dal suo curriculum si evincevano gli studi superiori da lui
sostenuti in un prestigioso istituto di ricerca italiano. E il nostro
primo pensiero non fu quindi offuscato da dubbi sulla sua
preparazione, ma al contrario su quanto questo suo brillante avvio e
le prospettive connesse ne avrebbero potuto limitare l’interesse, se
non la disponibilità, verso l’assolvimento di compiti didattici, per
giunta a livelli assolutamente di base. Quanto è accaduto, e
fortemente testimoniato da allora ad oggi, ci ha mostrato il livello
scientifico, didattico e umano di Massimo e ci mette davanti
all’immensa perdita che abbiamo subito. Ci resta solo la speranza che
anche oggi qualche giovane, magari accantonando un poco la tentazione
di una carriera brillante e veloce e la gastronomia di una matematica
etichettata a cinque stelle, sappia e voglia seguire l’alto esempio
che Massimo ci ha lasciato.
Clemente Zanco - 20 gen 2020
Ciao Massimo,
io non appartengo alla schiera dei
matematici ma ai fortunati che hanno potuto godere della tua
amicizia. Questa situazione mi pare irreale ed irritante; non riesco
ad immaginare una cena o discussione senza di te. Oltretutto abbiamo
ancora del lavoro da finire nella cantina di “leo” e... ti aspetto.
Guido - 21 gen 2020
Ciao Massimo,
Ti ricorderò con nostalgia ed affetto.
Francesco F. - 24 gen 2020
Gema e Jose Antonio esprimono le loro condoglianze per l'improvvisa
scomparsa del profesor Massimo Tarallo e ricordano con affetto il
loro valore umano, scientifico e soprattutto amico, insieme alla loro
sincera disponibilità ed entusiasmo. Ci riteniamo molto fortunati ad
aver incontrato lui e la sua famiglia. Granada, Spagna.
Gema e Jose Antonio - 24 gen 2020
Ciao Massimo,
ricorderò sempre di te la grande umanità e gentilezza,
la piacevolezza di qualche chiacchiera dentro e fuori della
matematica. La vita sa alle volte essere davvero crudele, mi spiace
tanto che tu abbia dovuto partire così presto. Un abbraccio alla tua
famiglia.
Daniela Bertacchi - 26 gen 2020
Caro mio, un po' di ricordi alla rinfusa:
- il
"ciao!" di inizio della giornata lavorativa, che per anni ha
rimbalzato tra i nostri studi confinanti;
- le raccolte dei vecchi
temi d'esame "...perche' dopo un po' e` difficile farsi venire nuove
idee...";
- tutta una serie di libri di testo, che non si sapeva piu`
se fossero miei o tuoi, ma comunque erano nel tuo armadio, o nel mio;
- il vecchio progetto di collezionare le "migliori sciocchezze"
trovate nei compiti degli studenti;
- la "festa della liberazione" da
quel collega molesto.
Un abbraccio.
Marco Vignati - 29 gen 2020
Caro Massimo,
quel 12 ottobre 1986, il colloquio di ammissione alla
SISSA, la giornata trascorsa insieme condividendo emozioni e speranze
sugli scogli. E’ stato l’inizio della nostra amicizia e di tante
avventure. E l’ufficio dove facevamo matematica fumando come turchi,
mentre canticchiavi “Love love me do…” Il tuo riso sarà sempre con
me.
Susanna Terracini - 30 gen 2020
Ciao Massimo,
come ci siamo divertiti il primo anno alla SISSA tutti
insieme!
Massimo Grossi - 1 feb 2020
Caro Massimo,
ho avuto l'onore di curare le esercitazioni di un tuo
corso nel 2006, i tuoi consigli preziosi, la tua modestia,
generosita' e calore umano sono cose che custodiro' sempre nel cuore
insieme al piacere di sentirti parlare al seminario di analisi
nonlineare a Milano.
Carlo Mercuri - 1 feb 2020
Ciao Massimo,
la tua risata travolgente eccheggia ancora per le scale
del "Bivio" alla SISSA. È stata una fortuna conoscerti.
Anna Capietto - 2 feb 2020
Ciao Massimo,
ti incontravo in corridoio tutto pieno di polvere di
gesso e avevi sempre un sorriso allegro e gentile. ... e diciamolo,
oltre a essere una gran bella persona, eri anche una buona forchetta!
E io ti voglio ricordare così, durante uno dei pranzi in buona
compagnia all'Albero Fiorito o al Crono: davanti a una bella coda
alla vaccinara.
Paola (Biblioteca Matematica) - 3 feb 2020
Caro Massimo,
sebbene fossimo studenti di via Saldini, è stato un
gioco fortuito di conoscenze comuni, e non un corso di analisi, a
farci incontrare qualche anno fa. Siamo diventati amici, cosa rara
data la differenza d'età e di ruoli che ci separava. Sapevamo di
poterti sempre trovare nel sottotetto per un consiglio schietto e
affettuoso in un momento di bisogno. Ci mancherai molto; ci
mancheranno il tuo tenace entusiasmo e le vivaci conversazioni che
eravamo così sicuri di poter proseguire negli anni a venire. Un
abbraccio.
Leonardo Fiore e Ludovico Marini - 6 feb 2020
Caro Massimo,
ci siamo salutati in un periodo di festività
con l’augurio di rivederci presto e purtroppo non abbiamo avuto
neanche il tempo di dirti addio. Affidiamo quindi a queste poche
righe il nostro ricordo. Certamente non potranno riassumere tutto
quello che sei stato per tutti noi.
Come collega sei
arrivato nel nostro dipartimento nel 1995, dopo esserti laureato
brillantemente in Fisica e aver conseguito il Master alla prestigiosa
Scuola della Sissa di Trieste. Dopo una breve esperienza come
ricercatore in IBM, l’amore per la matematica ti ha riportato in
Università alla quale hai dedicato una parte importante della tua
vita.
In questi anni hai unito ad una intensa attività di
ricerca principalmente nel campo dell'analisi nonlineare, una cura e
un impegno certamente non comune nella didattica. Sei stato un
docente estremamente apprezzato dagli studenti, che grazie al tuo
entusiasmo, alla tua competenza e alla tua dedizione hanno avuto il
privilegio di assistere a lezioni sempre chiare e interessanti. Tanti
ragazzi ci hanno testimoniato negli anni queste tue qualità e ora
sappiamo che le prossime generazioni hanno perso un ottimo
insegnante.
Ma non hai lasciato tracce profonde solo nella
ricerca e nella didattica. Ti sei dedicato lungamente anche agli
aspetti di formazione degli insegnanti e della divulgazione
scientifica in modo originale e mai banale.
Hai creato
laboratori didattici ed esperimenti matematici dove la tua fantasia
ha potuto esprimersi liberamente e con grande entusiasmo. Il
contributo tuo e di Paola è stato fondamentale ed incredibilmente
efficace per il grande successo del nostro stand nell’ultima edizione
della Notte dei ricercatori. Il vostro entusiasmo ha coinvolto tutti
i colleghi e gli studenti presenti e anche il grande pubblico ha
risposto appassionandosi oltre ogni previsione.
Ti sei
impegnato senza risparmiarti anche in varie attività gestionali del
dipartimento, da cui tanti rifuggono, ottenendo l’apprezzamento di
tutti i colleghi: sia professori che ricercatori che personale
tecnico, amministrativo e bibliotecario.
Ma i nostri
ricordi più vivi sono legati agli incontri con te, che il tuo calore
umano e la tua positivita' rendevano sempre piacevoli. E' una dote
che ci manchera' moltissimo, cosi' come ci mancheranno le tante
chiacchierate sulle tue molteplici passioni e i meravigliosi racconti
degli avventurosi viaggi che facevi con Paola, Veronica e Valeria.
Non ti dimenticheremo.
I tuoi amici del Dipartimento di Matematica - 6 feb 2020
Grazie Massimo, sia per i tuoi metodi di insegnamento che come
persona. Un abbraccio,
Matteo - 8 feb 2020
Mi mancherai, Massimo. Mi mancherà la tua energia, la tua allegria e
il tuo spirito. E la tua amicizia, quando sono arrivato a Milano mi
hai aiutato tanto, anche se non mi conoscevi, e mi hai fatto sentire
a casa.
Ciao Massimo, mi piacerebbe poter prendere ancora un caffè
insieme a te, condividendo i tuoi ricordi di Trieste.
Luca - 9 feb 2020
Caro Massimo,
da te non me lo sarei mai aspettato ! Andarsene così,
all’improvviso, dopo tanti anni passati qui insieme, lasciando corsi
da terminare ed esami da fare. Oltretutto, sapendo bene che non sarà
facile sostituire un docente come te: rigoroso, ma nel contempo
capace di coinvolgere ed appassionare gli studenti. Per non parlare
di come sarà impossibile seguire la vicenda del paventato
trasferimento ad Expo con la tua stessa tenacia e la tua stessa
perizia nel rilevare gli errori nella valutazione del progetto.
Taccio sulla tua attività di ricerca, che lasci incompleta, solo
perché non ne sono competente, ma non posso fare a meno di ricordare
tutte le nostre discussioni personali, che hai interrotto
definitivamente e i tuoi preziosi interventi in Dipartimento, dei
quali sentirò certo la mancanza. Come hai potuto abbandonarci così ?
Se ci rivedremo te ne chiederò sicuramente conto.
Alberto - 11 feb 2020
Caro Massimo,
abbiamo fatto l’università insieme, siamo stati amici e
compagni di tante serate, poi ognuno ha preso la sua strada e ci
siamo persi di vista. Quando di nuovo ci siamo incontrati, dopo tanto
tempo, l’amicizia tra noi è ripresa in modo semplice e naturale,
abbiamo ritrovato l’affetto e la stima che ci legavano da ragazzi. Ho
ritrovato, insieme alla tua amicizia, anche i luoghi di un tempo, che
tu non hai mai lasciato, dove ora sono i nostri figli ad essere
ragazzi e a chiamarti professore. È stato bello vederti così felice
della tua famiglia e appassionato del tuo lavoro. Da poco avevo
imparato la strada per raggiungerti nel sottotetto per chiacchierare
con te, ero certa che per me sarebbe diventata una strada familiare
che avrei percorso ancora mille volte. Mi mancherai,
Gio - 12 feb 2020
Caro Professore,
I suoi “d’accordo” a fine spiegazione echeggiano
spesso nella mia testa, e ricordo ancora di come lei toglieva il
maglione a inizio lezione, e lo faceva sempre, anche d’inverno quando
tutti noi avevamo tanto freddo, perché si vedeva, insegnare le
scaldava il cuore. Grazie per aver creduto nelle mie potenzialità.
Non dimenticherò mai di quando, durante un esame, venne da me e mi
disse “La collega mi ha sgridato. Guardi che non è obbligata a ridare
l’esame”. Perché lei sapeva che avrei potuto dare di più e pochi
giorni prima mi aveva spronato a ridarlo. E in effetti è andata così,
è andato meglio. Spesso sarei voluta venire da lei nel sottotetto a
tempestarla di domande, o semplicemente a fare due chiacchiere,
perché la trovavo una persona piena di risorse. Beh, non l’ho mai
fatto, un po’ per vergogna, lo ammetto, e ora me ne pento. Ogni tanto
spero di rivederla nei corridoi, quando sento un tintinnio di chiavi,
come quello che lo accompagnava quando camminava per il Dipartimento.
C’è anche da dire che, oltre a essere pieno di interessi, sapeva
anche essere buffo! Il suo sguardo pieno di simpatia verso i piccioni
che entravano in aula mi ha sempre strappato un sorriso.
Un
affettuoso saluto
Camilla Berthelsen - 28 mar 2020
Buongiorno Prof,
che voglia crederci oppure no, ho iniziato il suo
corso che sapevo fare soltanto le equazioni a memoria. Difatti, non
sapevo neanche il vero significato della potenza, cioè pensavo fosse
un modo carino di scrivere la moltiplicazione, e che quindi, per
esempio, il risultato di 2³ fosse 6. Ho faticato e imparato molto
quell'anno, e del suo corso, non ricordo tanto gli argomenti, se non
l'energia che lei riusciva a trasmettermi, che delle volte, quasi
pensai di aver capito qualcosa. Alla fine di quell'anno, riuscii a
recuperare le mie lacune, e grazie alle sue videolezioni, a passare
mat del continuo al secondo tentativo, mica male. La ringrazio Prof,
il suo esame ha significato molto per me, e lei come Professore, era
un'eccellente insegnante.
Thartori Altin - 2 apr 2020
Non dimenticherò mai la passione e l'energia che trasmetteva durante
le sue lezioni Sono profondamente grato di tutto quello che ha fatto
per noi studenti, porterò i suoi insegnamenti sempre con me Grazie
ancora di tutto!
Marco Ferrero - 15 mag 2020
Buongiorno Prof,
ci ho messo un po' a scrivere, facevo fatica a
crederci. Ancora penso a dicembre quando parlando con alcuni compagni
di corso stavamo organizzando di venirla a trovare a lezione. "che
bello andare a sentire ancora una lezione di Tarallo", "si dai ci
mettiamo in prima fila", "una delle ultime lezioni", "magari si
ricorda ancora di noi" ma purtroppo non abbiamo avuto l'occasione.
Però non dimenticherò mai le sue lezioni, non dimenticherò mai le sue
magliette e il suo maglione che si toglieva sempre a metà lezione. Ho
dimenticato alcuni argomenti del corso ma non ho dimenticato
l'entusiasmo con cui spiegava. Non ho dimenticato la sua
disponibilità nel fermarsi dopo lezione ad ascoltare i nostri dubbi e
rispiegare anche dieci volte la stessa cosa in modo diverso pur di
farci capire. Non ho dimenticato la sua professionalità e la sua
umanità. Mi ricordo l'ultima volta che ci siamo visti, non potrò
dimenticare quel prof sempre sorridente e disponibile, con maglietta
e zainetto rosso. Ciao Prof e grazie
Un suo studente - 8 giu 2020
Ovviamente i professori vanno tutti in paradiso. Professore Tarallo
ci scrivo. Con molta tristezza apprendo che non è più con noi. Sa
Professore sono quello studente della SISS che fu bocciato al vostro
esame nel lontano 2004. Ancora oggi ricordo la domanda che mi ha
fatto all'esame: mi dimostri il teorema di Weierstrass o come lo
dimostrerebbe in una 5' liceo scientifico. Ricordo ancora, in seguito
alla mia incerta dimostrazione, come sobbalzando sulla sedia mi
disse, mi dispiace ma l'esame non glielo posso dare; lei
potenzialmente un domani andrà ad insegnare ai miei figli e non
sapere questa dimostrazione mi fa capire che lei non è adatto a fare
il professore. Dopo alcuni anni poi, sono diventato professore di
matematica in un liceo e devo dire che dalla vostra bocciatura ho
tratto tanti insegnamenti. Sono comunque grato a Voi per
l'insegnamento datomi, ma anche alla ricomparsa degli attacchi di
panico a quell epoca. Ho capito come possa fare male una bocciatura,
come possano bruciarsi gli studenti e aimè ne vedevo tanti girare nel
dipartimento di matematica. Ho capito poi, stando nella scuola, che
"non conviene usare il cannone per sparare alle mosche". Il mio non è
rancore ma una semplice riflessione che voglio condividere. Ma adesso
la voglio immaginare lassù in cielo, ovviamente ad insegnare sempre
con quel sorriso sulle labbra, fra un po' la verrò a trovare, vista
la mia cagionevole salute. Ovviamente i professori vanno tutti in
paradiso.
Uno studente SISS - 17 giu 2020
Caro Massimo,
ho avuto modo di conoscerti per pochissimo tempo ma sono felice di essere riuscito a riportarti
nel 2013 (per un incontro scientifico) a Trieste, dove avevi conseguito (alla Sissa) il PhD
in Analisi Funzionale. Ho apprezzato da subito il tuo entusiasmo e la tua gioia di vivere e ne
avrò per sempre un caro ricordo, ciao!
Fabio Vlacci - 21 dic 2020
Caro Massimo,
Testimone dei miei anni universitari, compagno di fatiche sui libri e mio testimone di nozze...
che dolore grande averti perso...
Manuela Caldironi - 18 feb 2021